Quante volte ti sarai chiesto:
“Perché le cose sembrano così complicate, perché non riesco ad ottenere ciò che desidero?”
“Perché mi sembra di non poter raggiungere ciò che desidero?”
“Perché vivo con la sensazione che ciò che desidero sia davanti ai miei occhi ma non riesco a raggiungerlo?”
“Cosa condiziona la mia vita e mi impedisce di realizzare i miei sogni?”
Dovremmo invece domandarci perché abbiamo paura di perdere ciò che abbiamo, anche se ciò che teniamo stretto è la causa dei nostri problemi, della nostra sofferenza.
In molti casi, ciò che sta accadendo nella propria vita è dato da un atteggiamento inconscio del seguire immagini mentali, ricordi o emozioni che non appartengono al presente ma al passato. C’è sempre una parte di se stessi che rimane condizionata dalle esperienze non risolte della vita, quando questo accade si inizia a vivere in una condizione mentale ed esistenziale lontana dal presente, si perde consapevolezza di ciò che si è, allontanandosi dalla vita che si potrebbe vivere.
Così siamo in grado di soffrire di solitudine anche se viviamo con le persone più care, ci sentiamo insoddisfatti anche se abbiamo tutto ciò che ci serve e che possiamo immaginare di desiderare, vivere una vita insoddisfatta è come soffrire la fame mentre si vaga tra i tavoli di un ristorante o tra gli alberi di un frutteto.
Tutto ciò di cui si ha bisogno è davanti ai propri occhi ma non si riesce ad afferrarlo, non si riesce a godere di ciò che si ha, perché si vive condizionati da tutte quelle immagini interiori che ci tengono lontani dalla realtà presente e dalla ricchezza della vita.
Quando si vive a lungo in questi stati, le reazioni posso essere differenti, c’è chi si rassegna alla vita, chi attende un miracolo, chi prega in attesa che una forza divina possa intercedere e offrire ciò che non è in grado di realizzare, chi vaga tra una nuova forma terapeutica e un’altra nella speranza che qualcuno possa risolvere il problema al posto dell’interessato
Mentre la soluzione potrebbe essere esattamente davanti ai propri occhi, spesso si vive in una condizione di continuo senso di mancanza, di negatività. A volte la soluzione è molto semplice, sarebbe sufficiente aprire gli occhi e osservare la vita presente, guardare in modo nuovo il passato e lasciare andare ciò che è stato fatto o ciò che non è stato fatto. Lasciare andare non significa cercare di sbarazzarsi del passato come qualcosa di vecchio da buttare, perché il passato, così come ciò che consideriamo essere il nostro problema, è importante per comprendere realmente ciò di cui si ha bisogno e su cui è importante portare l’attenzione.
Tutto ciò che abbiamo realmente bisogno è già dentro noi, quante volte lo abbiamo sentito dire in innumerevoli forme e varianti, ma senza comprendere come raggiungere questo qualcosa, come poterlo percepire, come vederlo e come afferrarlo, è la parte mancante della conoscenza che non ci permette di fare il passo decisivo.
Tramite un lavoro esperienziale con le costellazioni familiari è possibile aprire gli occhi e vedere la realtà in modo differente, mettere il corpo in movimento verso una nuova direzione, uscire dallo stato di paralisi, di congelamento in cui una parte di sé è rimasta intrappolata, cambiare idea rispetto alle esperienze vissute, superare i condizionamenti, questo è il passo successivo da compiere, a volte la soluzione è davvero semplice se si ha il coraggio di farlo.
Generalmente l’idea di ciò che consideriamo giusto o sbagliato crea un ulteriore ostacolo per la soluzione dei propri problemi. Il giudizio che abbiamo formulato in merito alla vita, al successo, all’amore, alla ricchezza, alla felicità, riduce le possibilità di avere una nuova visione della realtà e di contro, rende irreale la vita che potremmo vivere.
Le costellazioni familiari e sistemiche permettono di affrontare gli aspetti importanti della propria esistenza, trovare una nuova immagine più ampia della realtà e superare i propri condizionamenti dettati dalle idee limitate e limitanti che ci siamo fatti in merito alle esperienze vissute.
Scoprire o riscoprire sé stessi, trovare i propri punti di forza e valorizzare sé stessi sono gli strumenti che possiamo mettere in campo per rinascere ad una vita più vera.
I condizionamenti che ci impediscono di entrare in contatto con la nostra grandezza e le nostre forze vitali possono sorgere non solo dalle idee limitate che stiamo seguendo come conseguenza delle esperienze vissute, ma possono essere anche il risultato di giudizi e idee su di noi che abbiamo ricevuto e a cui abbiamo dato troppa importanza.
Per superare tutti questi condizionamenti che sorgono da dentro di noi e dall’ambiente in cui abbiamo vissuto finora, cosi da poter risolvere problemi che ci affliggono, è bene essere disposti a lasciare andare le proprie convinzioni; soltanto cambiando il proprio punto di vista è possibile vedere in modo differente la vita e le esperienze vissute e risolvere tutti i propri conflitti interiori e di conseguenza anche quelli esteriori.
Poiché la vita è continuo mutamento, tutte le convinzioni, i giudizi e le idee, così come tutto ciò che nella vita non cambia mai, diventano ostacoli da superare per raggiungere una nuova visione della realtà capace di sostituire quella che ci siamo costruiti intorno.
Con un’esperienza diretta all’interno del percorso offerto dalle costellazioni familiari si comprende come le proprie convinzioni molto spesso illudono, così anziché dare forza e condurci lungo il cammino della propria vita, diventano le sbarre della nostra prigione.
Le costellazioni offrono una opportunità, rappresentano l’occasione per una nuova esperienza che possa offrire un nuovo punto di vista, è un momento in cui poter superare i propri condizionamenti.
Le costellazioni familiari e sistemiche sono un’occasione di vivere direttamente una esperienza che possa aprire gli occhi ad una visione differente della vita e superare tutti quegli ostacoli che impediscono di realizzare sé stessi in campo personale, relazionale, affettivo, di salute e lavorativo.
Giancarlo Collura