Mantra: il potere terapeutico del suono

Etimologicamente il termine mantra è formato dalla radice verbale “man” che può essere tradotto con il significato di “pensare, comprendere, immaginare”; ed il suffisso “tra” usato per formare nomi di strumento. Una prima traduzione è “strumento per la mente”.

Il mantra è un suono potente

che ha una grande influenza dal punto di vista energetico e psichico, con effetti terapeutici profondi capaci di risvegliare la coscienza interiore.

Una seconda traduzione del termine mantra è “simbolo sonoro”. Nella tradizione yoga abbiamo simboli visivi e simboli sonori. I simboli visivi sono yantra e mandala, i simboli sonori sono i mantra.

La ripetizione di formule sacre è presente in tutte le religioni, in tutte le culture antiche e in quelle moderne che non hanno perduto il contatto con le conoscenze anteriori.

Nella tradizione tantrica, la via del mantra permette il risveglio della kundalini. Ci sono differenti vie per raggiungere questo risveglio, alcune molto ardue come la via dell’ascetismo, non accessibile a tutti. La via del mantra è percorribile da tutti perché non obbliga ad un rigore stretto ne ad un controllo degli stati mentali.

Nella ripetizione di un mantra la nostra mente riceve delle vibrazioni che raggiungono progressivamente l’inconscio ed il subconscio liberandolo dai samskara che influenzano la propria esistenza. Ogni lettera di un mantra ha una qualità energetica ben precisa, un colore ed una frequenza connessa ad un elemnto specifico, questi elementi caratteristici dei mantra non sono sempre facilmente distinguibili o conoscibili, per questo è importante affidarsi ai Maestri che possiedono queste conoscenze, oppure, in alternativa utilizzare mantra universali.

Il suono che si percepisce a livello grossolano è connesso al corpo fisico, gli elementi sottili del suono raggiungeranno i corpi sottili fino a raggiungere l’inconscio e risvegliare la kundalini.

La caratteristica peculiare di una pratica con il mantra è che non necessita un controllo dei sensi o della mente, per questo è una via che tutti possono percorrere. Non è necessaria una fede ne tantomeno una devozione, si tratta di ripetere il mantra migliaia e migliaia di volte. Che sia mattina o sera, senza orari precisi, anche se la mente vaga o se siete irrequieti con il corpo.

Come praticare il mantra.

Ci sono cinque modi per praticare il mantra:

  1. A voce alta
  2. A fior di labbra
  3. Mentalmente
  4. Concentrarsi sulla punta del naso, divenire consapevoli del respiro e sincronizzando il respiro con la ripetizione del mantra.
  5. Scriverlo chiaramente e lentamente, con caratteri molto piccoli su un diario o un quaderno ogni giorno.

I primi tre metodi dovrebbero essere praticati con l’ausilio del mala. Grazie a questo strumento si controlla meglio la mente ed il tempo di pratica.

Il quarto metodo porta a divenire consapevoli del proprio respiro. Associando il mantra al respiro, dopo un certo tempo questo diventerà il veicolo del mantra.

La via del mantra non è un percorso veloce, ma è sicuro e alla portata di tutti.

Il potere terapeutico del mantra

purificherà ogni aspetto dell’essere umano, dalla dimensione fisica, emotiva, fino alla dimensione psichica. Se praticato su un chakra lo risveglierà, ripulirà la mente risvegliandola e risvegliando la kundalini.

La nostra mente, conscia ed inconscia, è piena di immagini, di archetipi, e di samskara che emergono continuamente influenzando la nostra vita e lasciandoci in balia di continui cambi di direzione che a volte ci fanno perdere il senso dell’esistenza.

La pratica terapeutica del mantra

offre una possibilità a tutti di superare ansie, paure, stati emozionali fragili, permette di rinforzare il carattere e dare la forza di realizzare la propria vita; non ha nessun limite, e non necessita  una preparazione particolare.

Quello che serve: un mantra, una mala, una guida capace di condurre alle giuste esperienze.

Con la pratica del mantra si raggiungeranno differenti risultati.

Il primo generalmente è quello della tranquillità mentale, del rilassamento e della focalizzazione dell’attenzione. Successivamente si svilupperà la concentrazione e il pratyahara, fino a far sorgere una nuova percezione di se stessi.

Inoltre, la pratica del mantra sviluppa la creatività.

Quando la mente è sintonizzata, le esperienze psichiche si uniscono alle esperienze mentali.

Le esperienze mentali sono quelle della mente connessa ai sensi, al mondo esterno, al concetto di spazio e tempo.

Le esperienze psichiche non sono connesse alla dimensione spaziale e temporale, non interagiscono con i sensi e sono connesse alle dimensioni sconosciute della personalità umana.

Per poter influenzare gli stati psichici del corpo, il mantra deve essere ripetutto prima verbalmente o anche cantato in forma di kirtan. Per raggiungere i differenti corpi e stati mentali, sarà necessario ripeterlo in forma mentale.

Lo scopo ultimo del mantra è di permettere la realizzazione del potenziale umano.

Se la ripetizione del mantra è accompagnata da un simbolo psichico, l’effetto sarà ancora più potente. Molti mantra hanno anche un simbolo grafico equivalente, uno yantra. I simboli, agiscono esattamente come i mantra, sono come modelli in grado di portare l’energia della mente in direzioni specifiche, sviluppando precise potenzialità.

 

Om

“OM”  rappresenta l’energia cosmica allo stato puro, il suono primordiale, la vibrazione che mise in moto la creazione, l’equivalente del nostro Big Ben.

Recitare la Om significa entrare in risonanza con la realtà suprema senza necessariamente dargli una forma o un nome.

Om è la sillaba-germe (bija) dell’Universo.

Om è VISNU per i Vaishnaviti

Om è L’ATMAN per il vedantino

Om è Brahman per il Brahmano

Om per il Tantrico è Shakti, è il principio femminile che, unendosi al principio maschile, genera l’Universo.

Om in realtà non esiste neanche come bija e come nome, lo è diventato quando ci fu la necessità di metterle per iscritto, è anche definito il Pranava, ossia ciò che porta, che modula il prana.

Il segno della OM non ha nulla a che fare con l’alfabeto sanscrito. Om rappresenta la realtà suprema e concentrarsi sul simbolo OM ci permette di accedere a questa.

Il simbolo Om possiamo considerarlo uno yantra, un simbolo che va oltre il suo significato e la sua grafia non è letterale ( non corrisponde a nessun alfabeto a nessuna limgua, è un simbolo).

Gayatri Mantra

Om Bhur Bhuvah Svah

Tat savitur varenyam

bhargo devasya dhimahi

dhiyo yo nah prachodayat

Gayatri mantra è il simbolo della coscienza dell’uomo.

Il potere terapeutico del mantra:

Gayatri mantra agisce su agya chakra, blocca l’agitazione dei pensieri ossessivi e dei comportamenti mentali meccanici e stimola l’emergere di una consapevolezza chiara ed equilibrata. Agendo su agya chakra, il gayatri mantra agisce sul livello d’intuizione, apre le porte della coscienza, della conoscenza, della percezione e della saggezza. Le sue frequenze alleviano ansia, paura, aggressività, panico. Quando si pratica da solo senza l’aggiunta di altri mantra, si dovrebbe portare la mente a concentrarsi sul simbolo Om.

Mahamrityunjaya mantra

Om Triyambakam yajamahe

sugandhim pushti vardhanam

urvarukamina bandhanam

mrtyor mukshia m-amrtat

Il potere terapeutico del mantra:

Mahamrityunjaya  è un mantra che agisce su manipura chakra, aumenta la vitalità, l’energia vitale (prana shakty), è un mantra di guarigione e aumenta le risposte immunitarie del corpo.

Le frequenze di questo mantra attivano il plesso solare (manipura) aumentando il livello di pranashakty e rinforzando le energie praniche deboli delle varie parti del corpo. Quando il livello del prana del corpo è alto, tutti gli squilibri del corpo fisico saranno alleviati fino a scomparire del tutto.

Possiamo dire che mahamrityunjaya mantra protegge il corpo e Gayatri mantra protegge la mente, sono entrambi mantra di protezione e guarigione.

L’uso quotidiano di questi due mantra porterà ad uno stabile benessere fisico e mentale, e dovrebbero essere ripetuti undici volte ciascuno

Secondo la tradizione antica dello yoga andrebbero praticati al mattino presto e non dopo un ora dal risveglio, poiché la mente sarebbe già piena dei pensieri della vita quotidiana.

Recitati la sera rimuovono lo stress e le tensioni accumulate durante il giorno.