Come le costellazioni familiari e sistemiche possono aiutarci a realizzare la nostra vita
La forza delle nostre radici: i nostri antenati, la nostra stirpe, la nostra terra di origine
Perchè a volte sembra così difficile realizzare la propria vita? Trovare un lavoro, un partner, godere di buona salute, cosa ci manca?
Perché è importante essere in contatto con le nostre radici, cosa significa trovare la forza dei nostri antenati, della nostra stirpe e della nostra terra di origine per realizzare la nostra vita?
Non si tratta di portare semplicemente alla memoria ricordi del passato, bensì di entrare in contatto con le nostre forze vitali, interiori e profonde. Se troviamo il nostro posto nel mondo, possiamo realizzare la nostra vita, per fare questo dobbiamo essere consapevoli delle nostre origini e di ciò che ci da la forza per andare avanti.
A volte trascorriamo lunghi periodi della nostra vita all’interno di un piccolo mondo che ci siamo creati nella nostra mente per riuscire a trovare una dimensione in cui poter vivere e realizzarci, ma che alla fine si è rivelata una gabbia da cui non si riesce più ad uscire. A volte viviamo tutta la nostra vita senza riuscire a risolvere conflitti relazionali con genitori, partner e amici, senza trovare il lavoro che ci soddisfa, sempre in preda a paure e incertezze che ci sottraggono forza.
Come possiamo uscire da queste immagini limitanti e limitate della nostra vita che non ci permettono di goderci pienamente la vita?
Sappiamo bene che nostra vita è iniziata dai nostri genitori, due esseri umani come noi, che investiti di una forza divina ci hanno generato. Divinità, guide, educatori, offrono protezione, confronto e insegnamento, e a volte sembra che siano i nostri genitori la grande prova che dobbiamo superare per crescere e raggiungere il mondo che c’è fuori dalla porta della loro casa.
Sono davvero loro che ci impediscono di uscire di casa e realizzare la nostra vita, o siamo noi che li abbiamo investiti di un ruolo e di responsabilità che non hanno?
Da adolescenti abbiamo lottato per creare la nostra indipendenza, per affermare le nostre idee, per trovare un posto nel mondo e costruirne uno personale in cui poter vivere.
La nostra seconda casa è esattamente dietro la porta di quella in cui siamo cresciuti.
Ma a volte si ha la sensazione di non avere la forza per varcare quella soglia, e a volte sembra che ci sia una forza che ci trattiene ancora in quel nido in cui siamo cresciuti.
Spesso questo accade perché l’immagine divina dei nostri genitori inconsciamente ci pone di fronte ad una scelta difficile, la scelta di allontanarsi dal luogo magico dove la vita ha preso forma per andare verso un mondo che apparentemente non ha la stessa forza creatrice.
Sarebbe naturale pensare che se tutto ha avuto origine dai nostri genitori, vivere senza di loro significherebbe mettere a repentaglio la nostra stessa esistenza.
Dovremmo ampliare la nostra visione della vita e metterci in contatto con quella forza che ha generato anche i nostri genitori, a loro volta figli, dovremmo ritrovare una immagine più ampia di quel flusso di vita da cui siamo stati generati, i nostri nonni, e ancora più indietro, i nostri antenati.
Come mettersi in contatto con la forza degli antenati e della stirpe
Se riuscissimo a percepire quale forza ci spinge in avanti nella vita, se riuscissimo a prendere consapevolezza che non c’è stato un inizio e non ci sarà una fine, ma semplicemente siamo il continuum di un flusso di vita che prende forma dai tempi lontani, potremmo ritrovare forza e nutrimento dalle nostre radici più profonde, le radici della nostra stirpe.
La consapevolezza e la connessione con queste forze ci darebbe la spinta per uscire definitivamente dal nido in cui siamo cresciuti, e trovare una dimensione vitale e concreta nel mondo che ci circonda.
Se riuscissimo a percepire la forza delle nostre radici, della nostra stirpe, della nostra terra di origine, i nostri genitori tornerebbero ad essere le figure importanti che sono, compresa la loro umanità, fatta anche dei loro limiti, della loro necessità di realizzare la loro esistenza in quanto esseri umani e non divini.
Le forze divine sarebbero quelle invisibili di chi ci ha preceduto, forze che potremmo ritrovare fuori casa, nella connessione con le nostre radici profonde, invisibili ma percepibili nell’infinita energia che mantiene il mondo in vita ed in perfetto equilibrio.
I popoli antichi davano forma agli antenati rivolgendosi alla natura, al cielo, alle stelle, a tutto ciò che era infinitamente potente e creatore.
Se ritrovassimo questa connessione profonda con le nostre radici, non sarebbe così difficile uscire emotivamente e mentalmente da quella casa in cui siamo cresciuti, non sarebbe un tradimento o un perdere una sicurezza, non avremmo così paura a vivere la nostra vita felicemente.
Ritrovando la forza delle nostre radici più profonde, ritrovando la connessione con la forza dei nostri antenati e con la nostra stirpe, ritrovando la connessione con la nostra terra di origine, troveremo il nostro posto in questo mondo e potremo realizzarci totalmente.
Per realizzare la propria esistenza, per star bene con noi stessi, abbiamo bisogno di sentirci a casa nel mondo, in quel mondo che è la casa delle nostre origini, dei nostri antenati, della nostra stirpe.