secondo le costellazioni familiari e sistemiche di Bert Hellinger
Alla base della grande rivoluzione generata dalle scoperte di Bert Hellinger ci sono quelle conoscenze rivelate dalle costellazioni che egli raccolse sotto il titolo di Ordini dell’amore. Si tratta della scoperta dell’importanza che ogni membro di una famiglia ricopre sia per il suo bene che per il bene dell’intero sistema familiare.
01 Diritto di appartenenza
Ogni componente di una famiglia ha lo stesso diritto di appartenenza, che sia vivo o morto. Non si può̀ escludere nessun componente di una famiglia, neanche i familiari che si considerano bizzarri o coloro che hanno avuto un destino difficile come un parente finito in carcere o morti suicidi, oppure coloro che hanno fatto scelte di vita fuori dalla norma, cambiando sesso o facendo una vita considerata socialmente poco dignitosa, come il prostituirsi.
La nostra cultura enfatizza la paura nei confronti della morte e spesso tendiamo a dimenticare oppure ad escludere dalla cerchia familiare i morti, soprattutto se hanno avuto una vita o una morte difficile.
02 Chi appartiene al sistema familiare
Il sistema familiare è formato da persone che condividono il loro destino nell’arco di più̀ generazioni. Il sistema sarà̀ quindi formato dalle persone più̀ vicine a noi e in qualche maniera a noi connesse, che siano vive o morte non fa differenza, tutti ne fanno parte e sono:
- ● fratelli, sorelle e fratellastri
- ● genitori e loro fratelli o fratellastri
- ● nonni (i loro fratelli o fratellastri appartengono soltanto se hanno avuto un destino difficile, morti in guerra o in una tragedia)
- ● i bisnonni
- ● Di tutti questi componenti sono particolarmente importanti coloro che ebbero un destino difficile, coloro che sono stati esclusi, disprezzati o dimenticati
- ● A formare il sistema familiare non ci sono soltanto persone legate dalla discendenza delle famiglie ma anche persone importanti che sono state in relazione con un componente del sistema familiare, come ad esempio un partner importante di una relazione precedente ad un matrimonio. Se un coniuge ha lasciato un partner per unirsi in matrimonio, la persona lasciata potrebbe rimanere legata al partner e va riconosciuta la sua importanza. In un caso come questo il partner che si è dovuto allontanare ha fatto spazio ad un nuovo partner creando per quest’ultimo una condizione di vantaggio. In questa dinamica il precedente partner ha perso qualcosa di importante, e questo ha un enorme peso all’interno della famiglia. Ogni volta che un uomo o una donna che hanno avuto una relazione precedente, non rispettano il partner da cui si sono separati o non riconoscono il prezzo che gli è costato, questi verranno rappresentati dai figli del matrimonio o del legame successivo. I figli avranno sentimenti e comportamenti relativi ai partner precedenti e non riusciranno a relazionarsi con i propri genitori in modo equilibrato. Se nella nuova famiglia, sono presenti figli dello stesso sesso disponibili per rappresentare il partner mancante, l’irretimento sarà̀ più̀ semplice piuttosto che dover rappresentare un partner di un altro sesso. Qualora non ci fosse un figlio dello stesso sesso dell’ex partner il figlio irretito rischierà di vivere una condizione di omosessualità̀.
- ● Alla stessa maniera appartengono al sistema tutti coloro che hanno subito una perdita a vantaggio di qualcuno appartenete al sistema, come ad esempio i dipendenti che con il loro lavoro hanno permesso ad una famiglia di arricchirsi e magari sono morti sul lavoro.
- ● Appartengono al sistema familiare anche vittime o responsabili di atti di violenza perpetuati o subiti dalla famiglia, soprattutto se ci sono stati dei morti. In casi come questi, se un membro di una famiglia viene ucciso, l’assassino entrerà̀ a far parte del sistema familiare. Generalizzando, tutti coloro che influenzano il destino di un membro della famiglia o chi viene influenzato da un membro della famiglia entrerà̀ a far parte del sistema. Se in un incidente stradale qualcuno perde la vita, colui che è morto entrerà̀ a far parte del sistema familiare del responsabile. Si dovrà̀ riconoscere l’importanza delle responsabilità̀, il peso delle azioni e far posto alla persona morta. Se una persona ha una responsabilità̀ diretta, personale e importante e la riconoscerà̀, da questa trarrà̀ forza per poter proseguire la propria vita e affrontare il peso delle proprie azioni. Questo farà̀ sparire i sensi di colpa che molto spesso si generano in questi casi. Chi non riconosce la responsabilità̀ delle proprie azioni vivrà̀ nei sensi di colpa e dalla vita ne uscirà̀ soltanto indebolito.
- ● Non appartengono al sistema familiare zii e zie acquisite, cugini e cugine.
- ● Per accogliere all’interno del proprio sistema qualcuno che si percepisce escluso, il primo passo da fare è riconoscerlo. Riconoscere quanto i propri destini si siano intrecciati, e onorarlo. Bert Hellinger ha dimostrato come la soluzione sia è un processo interiore che può̀ essere messo in atto riconoscendo e ripetendo interiormente “so quanto ti è costato tutto questo, lo rispetto e tutto questo mi accompagnerà̀”. Il riconoscimento della persona esclusa o della persona che ha pagato un alto prezzo per una nostra azione o per qualcosa di cui noi ne abbiamo tratto vantaggio, è fonte di una grande e profonda guarigione.
Gli ordini dell’amore trovano il loro compimento più̀ alto nel momento in cui saranno rispettate azioni e destini provenienti dal passato. Ogni accadimento interessa i membri direttamente coinvolti, e coloro che sono arrivati dopo hanno il dovere di lasciare la responsabilità̀ delle conseguenze di ogni azione ai loro autori. Qualsiasi ingiustizia, qualsiasi conseguenza, qualsiasi destino apparentemente nefasto deve essere onorato, rispettato e lasciato al legittimo interessato. Con questa attitudine tutti coloro che arrivano dopo all’interno di un sistema familiare, potranno trovare la propria forza ed il proprio destino, nel rispettare ed onorare coloro che li hanno preceduti, accogliendo tutto, così come è stato, senza giudizio e senza immaginare di poter cambiare la realtà̀ di ciò̀ che è accaduto.
Il passato è ciò̀ che è stato e non si può̀ far altro che accoglierlo e rispettarlo, considerarlo benevolo o malevolo è un giudizio che non aiuta a costruire una vita nel presente.
03 La gerarchia temporale
Esiste un ordine gerarchico fondamentale di appartenenza ad un sistema, ed è l’ordine originario. La forza dell’equilibrio di un sistema è dettata dalla sequenza temporale dell’appartenenza: ogni membro di una famiglia deve occupare il proprio posto. Secondo quest’ordine chi viene prima deve precedere chi viene dopo e i più̀ piccoli devono riconoscere la grandezza dei più̀ grandi. Con le costellazioni familiari si vede spesso come decorsi tragici o persone che non riescono a realizzare le loro esistenze hanno infranto quest’ordine. In una famiglia i genitori sono arrivati prima dei figli e quindi la coppia deve avere la precedenza sui figli. Se una coppia metterà̀ i figli davanti alla loro relazione, questo genererà scompensi che potrebbero portare alla crisi coniugale e alla separazione.
Con la nascita dei figli la prole dovrà̀ riconoscere la gerarchia temporale e rispettarla.
Se un figlio più̀ piccolo tenterà̀ di sentirsi più̀ grande del primogenito, questo porterà̀ squilibri all’interno della famiglia.
04 Una nuova famiglia
L’ordine gerarchico temporale della famiglia di origine è invertito soltanto nel momento in cui si genererà una nuova famiglia. Non appena si formerà un nuovo nucleo familiare, questo avrà̀ la precedenza sul vecchio sistema familiare. Chi ha generato una famiglia deve pensare prima a quest’ultima e successivamente a quella di origine. Se un partner avrà̀ un figlio al di fuori della propria famiglia, genererà un nuovo nucleo familiare che avrà̀ la precedenza sul primo e dovrà̀ lasciare la prima famiglia per portare avanti la nuova. Questo è un caso molto pesante che avrà̀ un grosso prezzo da pagare da parte di tutta la prima famiglia, ma il peso sarebbe superiore se non accogliesse la nuova famiglia. I figli sono al sicuro e protetti soltanto con i propri genitori naturali. I genitori portano con sé la loro storia formata dalle loro esperienze e dalla vita vissuta. I figli vivendo nel nucleo familiare, vivranno gli effetti della vita dei genitori. La buona o la cattiva sorte dei genitori, le loro decisioni in merito alla vita e alle relazioni influenzeranno i figli. Questi non dovranno mai pensare che la vita ed il destino di un genitore possa essere affar loro intervenendo in qualche modo.
05 Perdere il proprio posto
Ogni essere umano può̀ vivere e sopportare ciò̀ che la vita gli offre giorno dopo giorno, e nessun altro potrà̀ farsi carico della vita e del destino altrui. Colui che si fa carico del destino di una persona amata è definito “irretito” e nell’assumere questo ruolo e nel farsi carico di tale peso, perderà̀ il proprio posto in famiglia levando anche dignità̀ e forza alla persona alla quale è indirizzato questo movimento interiore. Accade spesso che un figlio, nel vedere soffrire un genitore, silenziosamente tenti di farsi carico di tale peso. Questo atto verrà̀ vissuto all’interno del sistema familiare come un atto di arroganza da parte del figlio, poiché́ nel compiere anche soltanto silenziosamente questo movimento interiore, inconsciamente sta tentando di farsi più̀ grande del genitore. Se un figlio tenta di farsi più̀ grande di un genitore, creerà̀ disordine all’interno del sistema familiare, perderà̀ il suo posto e la sua forza e si muoverà̀ verso un destino difficile e tragico. Ciò̀ che muove il figlio in un atto del genere è soltanto amore, ma è un amore che è definito cieco poiché́ genera disordine e non forza creatrice proiettata verso la vita.
È importante comprendere come una scelta del genere sia compiuta per la necessità di appartenere al sistema familiare. Il figlio, se percepisce che ci sono situazioni difficili all’interno della famiglia, tenderà̀ a farsi carico di questo peso per proteggere il sistema ed assicurarsi il proprio posto. Spesso assumerà̀ questo atteggiamento anche a costo della vita. I figli che si fanno carico dei pesi dei genitori spesso interiormente dicono “lo faccio per te”. Se un genitore ha una malattia grave il figlio potrebbe interiormente farsene carico ammalandosi a sua volta. Questa scelta inconscia tentata per salvare il genitore porta ad un movimento verso la morte del figlio che interiormente si dice: “muoio per te”.
06 L’aborto
Succede spesso che non si dia importanza ad un aborto, che sia spontaneo o voluto, nell’immaginario collettivo si vive come un evento da dimenticare. Le costellazioni mostrano come l’anima della madre e i familiari più̀ vicini vengono presi dalla forza di un morto escluso dal sistema. La madre spesso prosegue la propria vita spegnendosi, come se interiormente seguisse il bambino verso la morte. La necessità da parte del figlio non nato, è di essere riconosciuto e di avere il proprio posto in famiglia. L’esigenza del riconoscimento è alla base dei movimenti primari delle costellazioni. Tutti i figli, che siano morti prematuramente, che siano aborti o adozioni, hanno la necessità che sia riconosciuta la loro importanza. Per i genitori si tratterà̀ di riconoscere la loro responsabilità̀ sugli eventi accaduti.
07 Dare e prendere
Bert Hellinger afferma: “Il dare e il prendere al servizio della famiglia vengono invertiti quando un figlio si attribuisce malattie, obblighi, ingiustizie o colpe sofferti in precedenza da un genitore, come se fossero le proprie”. 5
La dinamica principale tra genitori e figli è che i genitori danno ed i figli ricevono. I genitori potranno dare ciò̀ che hanno ricevuto a loro volta quando erano figli e i figli dovranno accogliere ciò̀ che i genitori potranno dare senza pretendere altro. I figli, quindi, accettano i propri genitori come tali e li considerano i migliori genitori che avrebbero potuto avere, anche quando le condizioni potrebbero risultare difficili. I figli che avranno vissuto pienamente questa relazione, quando sarà̀ il loro momento, potranno donare a loro volta ciò̀ che avranno ricevuto. Questa dinamica lega in modo inseparabile le famiglie e le generazioni. Questo è l’ordine del dare e del ricevere. A quest’ordine saranno legati anche i fratelli e le sorelle secondo un’immagine ancora più̀ ampia: chi viene prima dona a chi viene dopo. Seguendo questa immagine il primogenito che avrà̀ ricevuto di più̀, donerà̀ al secondogenito ed eventualmente anche ai successivi. A sua volta il secondo che avrà̀ ricevuto dal primogenito donerà̀ al terzo. Chi riceve potrà̀ fare qualcosa di buono con ciò̀ che gli è stato donato se onorerà̀ colui da cui ha ricevuto il dono. Il flusso che muove il dare ed il ricevere, segue la gerarchia temporale tra chi è arrivato prima e chi è arrivato dopo, quindi i genitori sono arrivati prima dei figli ed il primogenito ha la precedenza sui successivi. I figli che sanno accogliere pienamente ciò̀ che i genitori danno, in realtà̀, non ricevono semplicemente qualcosa di materiale ma imparano a prendere la vita pienamente. I genitori, infatti, hanno dato ai figli qualcosa di talmente grande che i figli non potranno mai ricambiare: la vita. Nel ricevere la vita i figli non potranno far altro che onorarla e riconoscere nei genitori la forza e la grandezza dell’esistenza. Chi accetta i propri genitori pienamente, senza paura, senza alcun desiderio ulteriore, accetterà̀ la vita e il proprio destino pienamente. Accogliere il proprio destino significa accogliere tutto così come è, compresi tutti i limiti che saranno imposti dall’esistenza. I genitori hanno nutrito, accudito, educato e protetto i propri figli, oltre ad aver donato loro la vita. Il figlio che riesce ad accogliere tutto ciò̀ che gli viene dato così com’è, e rivolgendosi interiormente ai propri genitori saprà̀ dire: “prendo tutto da voi con amore”, avrà̀ la forza per diventare un adulto forte ed integro.
Un adulto a cui non manca la forza per crescere, riconoscerà̀ di avere ricevuto abbastanza dai genitori, qualunque sia stato il suo destino fino a quel momento e, ricco e appagato dalla vita, potrà̀ proseguire da solo, riconoscendo che tutto ciò̀ che non ha, potrà̀ realizzarlo con le proprie forze. Così un figlio potrà̀ uscire dalla casa e dalla famiglia di origine e costruirsi la propria vita e la propria famiglia, rimanendo figlio davanti ai propri genitori, ma adulto capace di affrontare la vita senza chiedere più̀ nulla.
08 La parentificazione
L’ordine del dare e del ricevere a volte è invertito dai genitori stessi. Quando si genera questa dinamica i genitori iniziano a chiedere ai figli e, di conseguenza questi daranno ai loro genitori ciò̀ che probabilmente essi non ricevono dal proprio partner oppure non hanno ricevuto a loro volta dai propri genitori. All’interno del processo di parentificazione, i genitori prendono il posto dei figli e i figli quello dei genitori. I figli interiormente si faranno più̀ grandi dei genitori e perderanno il loro posto in famiglia, la loro forza vitale, e avranno molte difficoltà a realizzare la propria esistenza.
Nelle costellazioni, spesso si invita il cliente che ha perso il contatto con un genitore, ad inchinarsi davanti a questo, finché il gesto non risuoni interiormente. L’inchino potrebbe essere profondo fino a che la fronte poggi al suolo e le mani si allunghino verso il rappresentante del proprio genitore con il palmo rivolto verso l’alto. Questo gesto ha una grande risonanza interiore ripristina la relazione dare e ricevere e porta alla luce il movimento interrotto del flusso d’amore che lega genitori e figli.
09 L’amore interrotto
Se, a causa di un irretimento o di un evento, un figlio perde il contatto con un genitore, è necessario che questo contatto venga ristabilito. Quando il flusso d’amore viene interrotto il figlio resterà̀ come spaesato nei confronti della vita e delle relazioni intorno a sé. Spesso i figli arrabbiati verso un genitore sono bambini che hanno perso questo contatto. Bert Hellinger afferma che in questo caso la rabbia è amore che non trova il suo destinatario. In casi come questi la rabbia è un sentimento secondario, generatosi dal dolore nascosto della separazione. Se in una costellazione si affrontasse il sentimento della rabbia senza vedere cosa c’è dietro non potremmo trovare la soluzione. Questo sentimento è legato ad una immagine interna derivata dall’esperienza passata, ma è una immagine falsata dalle emozioni e dalle circostanze. Se la persona interessata non affronta la dinamica reale riportando tutto alla luce e generando una immagine nuova e completa, non potrà̀ mai comprendere il senso di rabbia o di separazione verso il genitore.
10 Alcoolismo e tossicodipendenza
Bert Hellinger ha più̀ volte dimostrato come la tossicodipendenza sia un disordine generato all’interno della famiglia quando la madre non permette al figlio o alla figlia di andare affettivamente verso il padre e prendere il suo amore. Se una madre sminuisce il padre e con un atteggiamento di superiorità̀ non permette al figlio di riconoscere la grandezza del padre impedendogli di amarlo, il figlio, come una sorta di vendetta, tenterà̀ di distruggere la propria vita con il suicidio. La droga e l’alcool rappresentano un movimento di distruzione della propria vita. “Non ascoltare tuo padre, ascolta me”, “Lascia stare cosa dice tuo padre”, sono frasi che risultano devastanti per l’anima di un bambino a cui verrà̀ sottratta la possibilità̀ di amare e riconoscere il proprio padre. A volte il figlio percepisce come la madre abbia queste intenzioni verso il marito e non le espliciti, come se il figlio riuscisse a sentire i sentimenti nascosti della madre. Ci sono casi limite il padre è tossicodipendente ed il figlio lo diventa dicendosi interiormente “muoio con te” oppure “ti seguo”. A volte è il giudizio negativo che la madre ha del padre che porta il figlio a seguirlo. Se la madre dicesse al figlio: “Tuo padre è l’uomo giusto per te, amalo così com’è e vai da lui”, il figlio potrà̀ proseguire per la propria strada e non si farà̀ carico della tossicodipendenza del padre.