Formazione Insegnanti Yoga
Livello Base 250h

Corso di Specializzazione in Kundalini Tantra 108h

L’insegnamento dello yoga dovrebbe far parte del cammino di chi dedica la propria vita alla crescita interiore e all’evoluzione del proprio essere.

Calendario Formazione Insegnanti Yoga 2025-2026:

25-26 OTTOBRE; 22-23 NOVEMBRE; 20-21 DICEMBRE; 24-25 GENNAIO; 

07-08 MARZO; 11-12 APRILE; 16-17 MAGGIO; 13-14 GIUGNO; 11-12 LUGLIO

LIVELLO BASE: 250 ore YOGA ALLIANCE

 

Calendario del Corso di Specializzazione in

Kundalini Tantra:

04-05 OTTOBRE; 08-09 NOVEMBRE; 13-14 DICEMBRE; 10-11 GENNAIO; 
31/01-01 FEBBRAIO; 14-15 MARZO; 18-19 APRILE; 23-24 MAGGIO; 20-21 GIUGNO
Riconosciuto CEAS formazione continua YOGA ALLIANCE

Introduzione

Insegnare yoga va oltre il semplice guidare qualcuno a fare degli esercizi fisici che migliorano la mobilità del corpo o le capacità respiratorie. Tramite questa antica pratica un insegnante permette ad un allievo di raggiungere parti profonde del proprio essere, lavorando a livello emozionale e mentale, fino a raggiungere la propria parte spirituale. Questo è il motivo principale per cui un corso di formazione per insegnanti di yoga non può essere di breve durata, poiché un futuro insegnante dovrà prima di tutto lavorare su sé stesso, vivendo e affrontando i propri limiti fisici, emozionali e mentali. Insegnare yoga vuol dire anche prendersi la responsabilità di accompagnare i propri allievi in un cammino di crescita che bisogna aver percorso anticipatamente tante volte affinché il proprio lavoro non nuoccia a coloro che ne usufruiranno.

Informazioni sul corso di formazione

Corso biennale di formazione insegnanti yoga

Livello base RYS 250 PLUS

Riconosciuto YOGA ALLIANCE

e da

YOGA PUJA HOME INDIA

In Presenza e online

 

Informazioni generali del corso di formazione

 

L’obiettivo principale del corso prevede lo sviluppo delle capacità da parte del discente di condurre classi di yoga che comprendono le seguenti tecniche:

  • Le Asana principali: la preparazione, l’esecuzione e il bilanciamento, sequenze brevi e lezioni complete
  • Tecniche principali di pranayama
  • Mudra, bandha, Shatkarman-Shatkriya
  • Yoga Nidra
  • Mantra, Yantra, nada yoga e kirtan (accenni e tecniche generali)

Raggiunta la conoscenza delle tecniche di base dello yoga e avendo acquisito le dovute competenze, l’insegnante di sarà in grado di: osservare, analizzare e comprendere le richieste degli allievi, valutare le loro condizioni fisiche iniziali, definire gli obiettivi e gli interventi necessari a realizzarli. L’insegnante sarà altresì in grado di condurre lezioni individuali e di gruppo, definire una programmazione di breve, media e lunga durata.

Presso la nostra scuola, il corso di formazione insegnanti è prima di tutto una via di crescita personale, ogni tecnica dovrebbe essere praticata centinaia di volte per comprenderne profondamente gli effetti fisici, energetici e psichici, ed il senso profondo che un’esperienza può generare. Vivendo tali esperienze sarà possibile guidare i futuri allievi in un percorso di crescita e di riscoperta della propria natura essenziale.

L’insegnamento dello yoga è un servizio all’umanità, prima di essere un lavoro stipendiato, si può essere un ottimo insegnante di yoga facendo il proprio lavoro in modo yogico. Si può essere un grande insegnante di yoga facendo il genitore, l’insegnate di matematica a scuola, facendo l’avvocato o il fruttivendolo. Per chi desidera essere un insegnante di yoga in una classe di yoga seguendo gli insegnamenti della nostra scuola è fondamentale sviluppare un senso di sincerità profonda verso se stessi e verso gli allievi che si condurranno alle esperienze yogiche, quindi prima di tutto lavora su te stesso.

Insegnare yoga va oltre il semplice guidare qualcuno a fare degli esercizi fisici che migliorano la mobilità del corpo o le capacità respiratorie. Tramite questa antica pratica un insegnante permette ad un allievo di raggiungere parti profonde del proprio essere, lavorando a livello emozionale e mentale, fino a raggiungere la propria parte spirituale. Questo è il motivo principale per cui un corso di formazione per insegnanti di yoga non può essere di breve durata, poiché un futuro insegnante dovrà prima di tutto lavorare su sé stesso, vivendo e affrontando i propri limiti fisici, emozionali e mentali. Insegnare yoga vuol dire anche prendersi la responsabilità di accompagnare i propri allievi in un cammino di crescita che bisogna aver percorso anticipatamente tante volte affinché il proprio lavoro non nuoccia a coloro che ne usufruiranno.

I due anni di formazione base prevedono nove week end all’anno (12 ore a week end), 12 ore di tirocinio all’anno, un seminario con Swami Gurupuja Saraswati (o un seminario equipollente).

Verranno studiate e analizzate le basi dello hatha yoga, del Raja Yoga, del Nada yoga.

Alla fine del secondo anno sono previsti i seguenti esami:

  1. La conduzione degli asana principali del programma di base
  2. La conduzione di una lezione di yoga Nidra
  3. La conduzione di una lezione di asana
  4. La conduzione di una pratica di pranayama
  5. Un test scritto

La commissione sarà formata dai docenti del corso di formazione e dagli insegnanti senior del Centro Yoga Shakty e sotto la supervisione di Swami Gurupuja Saraswati che firmerà e consegnerà le pergamene.

Il corso è riconosciuto anche da Puja Yoga Home.

Con il superamento degli esami e con la regolarità delle ore frequentate, il discente riceverà l’attestato con qualifica di:

insegnante di yoga 250 h.

Tutti i diplomati possono seguire gratuitamente le lezioni teoriche dei successivi corsi di formazione del livello raggiunto, in accordo con i docenti, con tempi e con le disponibilità degli spazi.

Per il riconoscimento da parte di Yoga Alliance è richiesto almeno un anno di pratica precedente all’iscrizione.

Programma del corso insegnanti (TTC)

 

I Modulo

 

Asana:

  • Anatomia e fisiologia umana, energetica, mentale ed esoterica delle posizioni sedute e delle posizioni capovolte, delle posizioni di equilibrio e delle posizioni in piedi; preparazione, bilanciamento ed inserimento nelle pratiche quotidiane. 
  • Sequenze dinamiche, obiettivi e funzioni delle posizioni. 
  • Hatha yoga: I principi della posizione statica e gli effetti fisici, energetici e mentali. 
  • I corpi sottili (5 Kosha), i Vaju, i canali energetici e la fisiologia energetica del corpo pranico.
  • I Guna: Tamas, rajas e sattwa, come operare attraverso di essi per riequilibrare i corpi sottili ed accrescere il potenziale umano. 
  • Gli Shatkarma: tecniche di purificazione: Neti, Dhauti, Nauli, Basti, Kapalabhati, Tratak 
  • I bandha 
  • I Granthi 

Pranayama: 

  • la fisiologia della respirazione
  • Il naso ed il sistema respiratorio
  • Il prana
  • I kumbaka
  • I cinque gradi di sviluppo del pranayama
  • Effetti del pranayama
  • Le tecniche fondamentali: nadi shodhana pranayama, shitali pranayama, shitkari pranayama, ujjayi pranayama, kapalabhati pranayama, anuloma viloma pranayama, sama vrtti pranayama.
  • Kaya Sthairyam
  • Il Mantra “OM” simbologia e poteri del mantra dalla tradizione tantrica alle scuole dei grandi Maestri dell’India

Studio dei testi antichi:

  • Yoga Sutra di Patanjali
  • Hatha Yoga Pradipika
  • Gheranda Samhita
  • Il Samkya
  • Studio propedeutico e tecniche semplici di nada yoga, mantra e kirtan 

II Modulo

Asana:

  • Anatomia e fisiologia umana, energetica, mentale ed esoterica delle posizioni di torsione; preparazione, bilanciamento ed inserimento nelle pratiche quotidiane 
  • Anatomia e fisiologia umana, energetica, mentale ed esoterica delle posizioni all’indietro (archi) e posizioni in avanti; preparazione, bilanciamento ed inserimento nelle pratiche quotidiane 
  • Asana e schemi mentali: le immagini mentali e i meccanismi di ripercussione sul corpo.
  • Come lavorare sul corpo per raggiungere il piano mentale 
  • Asana, pranayama e meditazione: il “qui ed ora” ed il principio “dell’essere testimone”. 
  • Mudra
  • Yantra
  • Mantra
  • Codice deontologico per insegnanti yoga 

Pranayama:

  • Brahmari pranayama, surya bheda pranayama 
  • Tecniche avanzate di pranayama, studio dei tempi di kumbhaka, uso dei mantra nel pranayama. 

Studio dei testi:

  • Bhavagad gita
  • I veda (accenni)
  • Lo yoga nelle upanisad

Docenti del corso di formazione:

Giancarlo Collura, Swami Jivanmukta Saraswati Yoga Master Teacher Yoga Alliance

Dott. Simone Rizzetto osteopata

La direzione del corso e la supervisione della didattica del corso è affidata a 

Swami Gurupuja Saraswati. Maestra indiana, iniziata allo yoga da Paramahansa Satyananda,

è rimasta sotto la guida del suo Guru oltre dieci anni; all’interno dell’ashram ha studiato tutte le branche dello yoga, di cui è abilitata all’insegnamento.

Incline al nada yoga (yoga del suono). Durante le sue visite in Europa, ospite dei suoi

allievi, continua il suo lavoro di divulgazione dello yoga della tradizione.

Grazie al suo impegno possono essere mantenuti, all’interno dei corsi i canoni della trasmissione parampara**.

**  Guru Parampara: linea dei Maestri e Allievi; dal sanscrito parampara significa “una

fila ininterrotta, una serie, la successione, la continuazione” ossia la trasmissione diretta della conoscenza

 

Corso di Specializzazione in Kundalini Tantra.

Il corso è strutturato in nove week end per un totale di 108 ore.

Riconosciuto da Yoga Alliance come formazione continua (CEAS).

Mantra, Yantra, Chakra, Kryia e Meditazione.

In presenza e Online.

Il corso di formazione è rivolto a coloro che desiderano approfondire lo studio del Tantra e dello Yoga in merito alle tecniche dedicate alla Kundalini.

Il programma prevede nove week end di studio teorico e pratico (tre lezioni di quattro ore per week end) in cui apprendere le tecniche di meditazione e concentrazione con l’uso di Mantra, Yantra, Kryia e Dharana al fine di poter realizzare percorsi di pratica in grado di portare gli allievi a fare esperienza degli stadi meditativi.  Sono previste lezioni di asana e prayama avanzati dedicate ai chakra e al risveglio della kundalini.

Programma:

  • Studio della dimensione energetica dell’essere umano (kosha, vaju, nadi, tattwa)
  • Studio dei chakra
  • Studio delle tecniche di Kriya
  • Studio delle tecniche di pranayama avanzato
  • Studio delle tecniche di dharana
  • Studio degli asana in relazione ai chakra
  • Studio degli asana avanzati (preparazione, esecuzione, bilanciamento)
  • Studio dei testi antichi

Durante il corso i partecipanti svilupperanno le capacità di saper creare e gestire percorsi dedicati alle tecniche energetiche e meditative riguardanti il Tantra e lo Yoga. Si approfondirà lo studio degli asana dal punto di vista energetico al fine di saper realizzare pratiche e percorsi yoga con obiettivi energetici specifici.

Alla fine del corso il discente sarà in grado di programmare una sadhana (percorso di pratiche) con obiettivi diretti allo sviluppo energetico e mentale. 

Il kundalini Yoga nasce dalla tradizione tantrica. Questa conoscenza antica è necessaria per espandere la capacità esperienziale della mente. Le tecniche di concentrazione e meditazione permettono di vivere esperienze in grado di andare oltre la dimensione del tempo e dello spazio. Quando la mente è in grado di liberarsi dai confini ordinari dettati dalla ragione, è in grado di liberare un’energia potentissima: la Kundalini. Questa forza vitale è racchiusa nel corpo e può essere liberata e sviluppata per espandere le potenzialità umane.

Lo yoga è una scienza in grado di condurre il praticante, passo dopo passo, a vivere esperienze immergendosi in una dimensione mentale superiore, in grado di metterlo il contatto la sua natura più vera e profonda.

L’illuminazione, il Nirvana, il Samadhi, possono essere considerati quasi dei miti irraggiungibili, ma lo sviluppo del potenziale umano è un obiettivo possibile e raggiungibile se adeguatamente studiato e realizzato.

La kundalini è la forza creativa in grado di liberare l’energia necessaria alla realizzazione di sé stessi. La tradizione antica ci insegna che con il suo risveglio avviene una trasformazione delle proprie esperienze sensoriali e si apre una nuova dimensione di percezione di tutto ciò che da forma alle cose e alla vita.

Gli strumenti principali.

 

 La dimensione energetica

Ciò che ci dà forza o meno di realizzare la nostra vita è l’energia vitale che circola dentro e fuori di noi. Possiamo percepire fisicamente questa energia, ma il primo passo da fare è comprendere come funziona e come possiamo intervenire per incrementarla, curarla o semplicemente mantenerla in una condizione di abbondanza ed equilibrio. Quando siamo in buona salute, come al mattino dopo un sonno ristoratore, oppure passeggiando in mezzo alla natura, possiamo percepire il corpo e la mente in uno stato di equilibrio e forza, pronti ad affrontare qualunque sfida della giornata. Al contrario, quando siamo stanchi, depressi, ammalati, abbiamo la sensazione che anche il compito più semplice da svolgere sembrerà difficile se non impossibile da realizzare.

L’energia del nostro corpo, oltre ad essere un principio scientifico e non esoterico, misurabile e modificabile, è un flusso di corrente che ci attraversa seguendo determinati percorsi, localizzandosi in zone precise del corpo e assolvendo a specifiche funzioni biologiche.

Il termine sanscrito “Prana” definisce il concetto di energia. La tradizione antica dello yoga definisce Mahaprana l’energia onnipervadente che permette la manifestazione, su ogni piano dell’esistenza, di ogni forma materiale e da cui tutto deriva. Questo concetto può essere simile all’idea della forza della Natura che governa il Tutto, o ancora simile all’idea che ci siano forze che mantengono in equilibrio tutto l’universo, o ancora all’idea che ci sia una o più forze divine a cui tutto è connesso. Noi siamo principalmente formati da energia, il corpo fisico è soltanto la manifestazione di una qualità condensata di questa. Lo yoga definisce l’essere umano formato da differenti corpi che possiamo considerare come differenti dimensioni energetiche. Seguendo questi insegnamenti comprenderemo che, al pari della dimensione fisica, esiste in noi la dimensione energetica e quella mentale che governa tutti i nostri processi, dai più razionali ai più intuitivi e nobili. Ci sono altri elementi fondamentali che non dobbiamo mai perdere di vista per avere un’immagine completa del nostro essere: la dimensione emotiva e la dimensione spirituale. Con lo studio delle differenti dimensioni energetiche che formano l’essere, definiti dalla tradizione dello yoga Kosha “guaine” o “corpi sottili” sarà possibile comprendere come il Mahaprana si specializza nel corpo assolvendo a tutte le funzioni vitali necessarie.

Il prana, l’energia che circola nel nostro corpo, segue direzioni precise che formano canali, dette nadi e centri psichici di energia, definiti chakra. Il prana, essendo il nutrimento principale ed essenziale per il nostro essere, si svilupperà e si specializzerà in aree specifiche del corpo fisico per assolvere tutte le funzioni necessarie. Questi percorsi energetici attraversano tutto il corpo collegandolo dalla sommità del capo fino alla punta dei piedi, mettendo in comunicazione il centro e la periferia.

Mantra

Etimologicamente il termine “mantra” è formato dalla radice verbale “man” che può essere tradotto con il significato di “pensare, comprendere, immaginare” e il suffisso “tra” che possiamo tradurlo con “strumento”; il primo significato che possiamo dare, quindi, è “strumento per la conoscenza” o “strumento per la mente”. Una seconda traduzione del termine mantra è “simbolo sonoro”. Nella tradizione yoga abbiamo simboli visivi e simboli sonori. I simboli visivi sono gli yantra e i mandala mentre i simboli sonori sono i mantra.

Durante la recitazione, tramite il suono prodotto da un mantra, si generano vibrazioni che raggiungono i corpi sottili passando dal piano fisico-energetico al piano mentale, fino alle dimensioni più sottili della coscienza, raggiungendo il subconscio e l’inconscio. Potremmo definire il mantra come un suono assoluto, ossia privo di significati ordinari ma capace di grandi effetti energetici particolarmente efficaci sulla psiche.

Yantra

Il termine yantra è traducibile come strumento per il supporto dell’energia; la radice “Yan o Yam” significa supporto per l’energia, e “tra” è “strumento”, Andrè Van Lysebeth lo definisce la forma visibile di un mantra. Anch’esso è un mezzo molto potente per lavorare sui piani sottili, energetici e mentali dell’essere umano. Le forme geometriche e i simboli con cui sono formati sono in grado di raggiungere la psiche fino al livello dell’inconscio, trascendendo la mente razionale e limitata permettendo di fare esperienza dei livelli psichici profondi della coscienza.

Uno yantra è la rappresentazione astratta di una forma energetica ed è formato da elementi semplici come punti, cerchi, linee, triangoli, quadrati. L’insieme di questi elementi permetterà di fare un’esperienza che condurrà dal piano fisico alle forme più sottili di connessione energetica interiore e universale. Grazie alle tecniche yoga che utilizzano gli yantra e i mantra, è possibile raggiungere quelle parti del nostro subconscio e dell’inconscio in cui sono depositate tutte le esperienze dolorose e traumatiche vissute e non elaborate che influenzano la vita e generano sofferenza, infelicità e malattie.

Per mezzo delle tecniche che utilizzano gli yantra possiamo riportare in equilibrio la dimensione energetica e psichica più profonda molto spesso difficile da raggiungere, modificando anche comportamenti e stato di salute.

Chakra

Nella tradizione yoga, il termine “chakra” possiamo tradurlo come “vortice” o “gorgo”. I chakra sono centri di energia psichica, sperimentati come movimenti energetici circolari con specifiche frequenze e ritmi vibrazionali direttamente collegati con il cervello. In un essere umano ci sono migliaia di chakra, quelli che noi utilizziamo per l’evoluzione e la crescita sono soltanto i principali che si trovano quasi tutti sulla linea verticale della colonna vertebrale.

I chakra possiamo studiarli a differenti livelli, poiché abbiamo una corrispondenza a livello fisiologico, una a livello psichico e una a livello energetico e sottile, infine abbiamo esperienza dei chakra a livello spirituale o esoterico. La conoscenza dei chakra può variare da tradizione a tradizione ed è un argomento vastissimo, infatti, ogni cultura mette in evidenza alcuni aspetti della loro natura.

Il livello più grossolano, ma per questo non meno importante, è quello fisiologico. A questo primo livello individuiamo i chakra come fasci di fibre nervose che formano dei plessi, oppure connessi a organi e ghiandole del corpo.  La seconda visione dei chakra ci porta ad analizzare le funzioni sottili, psichiche ed evolutive.

 

Tecniche di Kriya yoga

Le pratiche di Kriya yoga hanno la finalità di accrescere l’energia della kundalini e aumentare lo stato di consapevolezza e vivere le esperienze di pratyahara (il distacco dai sensi), dharana (la concentrazione) e infine raggiungere dhyana, lo stato di meditazione.

 

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