Corso di Specializzazione in Kundalini Tantra 108h
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Il corso è strutturato in nove week end per un totale di 108 ore.
Riconosciuto da Yoga Alliance come formazione continua (CEAS).
Mantra, Yantra, Chakra, Kryia e Meditazione.
In presenza e Online.
Il corso di formazione è rivolto a coloro che desiderano approfondire lo studio del Tantra e dello Yoga in merito alle tecniche dedicate alla Kundalini.
Il programma prevede nove week end di studio teorico e pratico (tre lezioni di quattro ore per week end) in cui apprendere le tecniche di meditazione e concentrazione con l’uso di Mantra, Yantra, Kryia e Dharana al fine di poter realizzare percorsi di pratica in grado di portare gli allievi a fare esperienza degli stadi meditativi. Sono previste lezioni di asana e prayama avanzati dedicate ai chakra e al risveglio della kundalini.
Programma:
- Studio della dimensione energetica dell’essere umano (kosha, vaju, nadi, tattwa)
- Studio dei chakra
- Studio delle tecniche di Kriya
- Studio delle tecniche di pranayama avanzato
- Studio delle tecniche di dharana
- Studio degli asana in relazione ai chakra
- Studio degli asana avanzati (preparazione, esecuzione, bilanciamento)
- Studio dei testi antichi
Durante il corso i partecipanti svilupperanno le capacità di saper creare e gestire percorsi dedicati alle tecniche energetiche e meditative riguardanti il Tantra e lo Yoga. Si approfondirà lo studio degli asana dal punto di vista energetico al fine di saper realizzare pratiche e percorsi yoga con obiettivi energetici specifici.
Alla fine del corso il discente sarà in grado di programmare una sadhana (percorso di pratiche) con obiettivi diretti allo sviluppo energetico e mentale.
Il kundalini Yoga nasce dalla tradizione tantrica. Questa conoscenza antica è necessaria per espandere la capacità esperienziale della mente. Le tecniche di concentrazione e meditazione permettono di vivere esperienze in grado di andare oltre la dimensione del tempo e dello spazio. Quando la mente è in grado di liberarsi dai confini ordinari dettati dalla ragione, è in grado di liberare un’energia potentissima: la Kundalini. Questa forza vitale è racchiusa nel corpo e può essere liberata e sviluppata per espandere le potenzialità umane.
Lo yoga è una scienza in grado di condurre il praticante, passo dopo passo, a vivere esperienze immergendosi in una dimensione mentale superiore, in grado di metterlo il contatto la sua natura più vera e profonda.
L’illuminazione, il Nirvana, il Samadhi, possono essere considerati quasi dei miti irraggiungibili, ma lo sviluppo del potenziale umano è un obiettivo possibile e raggiungibile se adeguatamente studiato e realizzato.
La kundalini è la forza creativa in grado di liberare l’energia necessaria alla realizzazione di sé stessi. La tradizione antica ci insegna che con il suo risveglio avviene una trasformazione delle proprie esperienze sensoriali e si apre una nuova dimensione di percezione di tutto ciò che da forma alle cose e alla vita.
Gli strumenti principali.
La dimensione energetica
Ciò che ci dà forza o meno di realizzare la nostra vita è l’energia vitale che circola dentro e fuori di noi. Possiamo percepire fisicamente questa energia, ma il primo passo da fare è comprendere come funziona e come possiamo intervenire per incrementarla, curarla o semplicemente mantenerla in una condizione di abbondanza ed equilibrio. Quando siamo in buona salute, come al mattino dopo un sonno ristoratore, oppure passeggiando in mezzo alla natura, possiamo percepire il corpo e la mente in uno stato di equilibrio e forza, pronti ad affrontare qualunque sfida della giornata. Al contrario, quando siamo stanchi, depressi, ammalati, abbiamo la sensazione che anche il compito più semplice da svolgere sembrerà difficile se non impossibile da realizzare.
L’energia del nostro corpo, oltre ad essere un principio scientifico e non esoterico, misurabile e modificabile, è un flusso di corrente che ci attraversa seguendo determinati percorsi, localizzandosi in zone precise del corpo e assolvendo a specifiche funzioni biologiche.
Il termine sanscrito “Prana” definisce il concetto di energia. La tradizione antica dello yoga definisce Mahaprana l’energia onnipervadente che permette la manifestazione, su ogni piano dell’esistenza, di ogni forma materiale e da cui tutto deriva. Questo concetto può essere simile all’idea della forza della Natura che governa il Tutto, o ancora simile all’idea che ci siano forze che mantengono in equilibrio tutto l’universo, o ancora all’idea che ci sia una o più forze divine a cui tutto è connesso. Noi siamo principalmente formati da energia, il corpo fisico è soltanto la manifestazione di una qualità condensata di questa. Lo yoga definisce l’essere umano formato da differenti corpi che possiamo considerare come differenti dimensioni energetiche. Seguendo questi insegnamenti comprenderemo che, al pari della dimensione fisica, esiste in noi la dimensione energetica e quella mentale che governa tutti i nostri processi, dai più razionali ai più intuitivi e nobili. Ci sono altri elementi fondamentali che non dobbiamo mai perdere di vista per avere un’immagine completa del nostro essere: la dimensione emotiva e la dimensione spirituale. Con lo studio delle differenti dimensioni energetiche che formano l’essere, definiti dalla tradizione dello yoga Kosha “guaine” o “corpi sottili” sarà possibile comprendere come il Mahaprana si specializza nel corpo assolvendo a tutte le funzioni vitali necessarie.
Il prana, l’energia che circola nel nostro corpo, segue direzioni precise che formano canali, dette nadi e centri psichici di energia, definiti chakra. Il prana, essendo il nutrimento principale ed essenziale per il nostro essere, si svilupperà e si specializzerà in aree specifiche del corpo fisico per assolvere tutte le funzioni necessarie. Questi percorsi energetici attraversano tutto il corpo collegandolo dalla sommità del capo fino alla punta dei piedi, mettendo in comunicazione il centro e la periferia.
Mantra
Etimologicamente il termine “mantra” è formato dalla radice verbale “man” che può essere tradotto con il significato di “pensare, comprendere, immaginare” e il suffisso “tra” che possiamo tradurlo con “strumento”; il primo significato che possiamo dare, quindi, è “strumento per la conoscenza” o “strumento per la mente”. Una seconda traduzione del termine mantra è “simbolo sonoro”. Nella tradizione yoga abbiamo simboli visivi e simboli sonori. I simboli visivi sono gli yantra e i mandala mentre i simboli sonori sono i mantra.
Durante la recitazione, tramite il suono prodotto da un mantra, si generano vibrazioni che raggiungono i corpi sottili passando dal piano fisico-energetico al piano mentale, fino alle dimensioni più sottili della coscienza, raggiungendo il subconscio e l’inconscio. Potremmo definire il mantra come un suono assoluto, ossia privo di significati ordinari ma capace di grandi effetti energetici particolarmente efficaci sulla psiche.
Yantra
Il termine yantra è traducibile come strumento per il supporto dell’energia; la radice “Yan o Yam” significa supporto per l’energia, e “tra” è “strumento”, Andrè Van Lysebeth lo definisce la forma visibile di un mantra. Anch’esso è un mezzo molto potente per lavorare sui piani sottili, energetici e mentali dell’essere umano. Le forme geometriche e i simboli con cui sono formati sono in grado di raggiungere la psiche fino al livello dell’inconscio, trascendendo la mente razionale e limitata permettendo di fare esperienza dei livelli psichici profondi della coscienza.
Uno yantra è la rappresentazione astratta di una forma energetica ed è formato da elementi semplici come punti, cerchi, linee, triangoli, quadrati. L’insieme di questi elementi permetterà di fare un’esperienza che condurrà dal piano fisico alle forme più sottili di connessione energetica interiore e universale. Grazie alle tecniche yoga che utilizzano gli yantra e i mantra, è possibile raggiungere quelle parti del nostro subconscio e dell’inconscio in cui sono depositate tutte le esperienze dolorose e traumatiche vissute e non elaborate che influenzano la vita e generano sofferenza, infelicità e malattie.
Per mezzo delle tecniche che utilizzano gli yantra possiamo riportare in equilibrio la dimensione energetica e psichica più profonda molto spesso difficile da raggiungere, modificando anche comportamenti e stato di salute.
Chakra
Nella tradizione yoga, il termine “chakra” possiamo tradurlo come “vortice” o “gorgo”. I chakra sono centri di energia psichica, sperimentati come movimenti energetici circolari con specifiche frequenze e ritmi vibrazionali direttamente collegati con il cervello. In un essere umano ci sono migliaia di chakra, quelli che noi utilizziamo per l’evoluzione e la crescita sono soltanto i principali che si trovano quasi tutti sulla linea verticale della colonna vertebrale.
I chakra possiamo studiarli a differenti livelli, poiché abbiamo una corrispondenza a livello fisiologico, una a livello psichico e una a livello energetico e sottile, infine abbiamo esperienza dei chakra a livello spirituale o esoterico. La conoscenza dei chakra può variare da tradizione a tradizione ed è un argomento vastissimo, infatti, ogni cultura mette in evidenza alcuni aspetti della loro natura.
Il livello più grossolano, ma per questo non meno importante, è quello fisiologico. A questo primo livello individuiamo i chakra come fasci di fibre nervose che formano dei plessi, oppure connessi a organi e ghiandole del corpo. La seconda visione dei chakra ci porta ad analizzare le funzioni sottili, psichiche ed evolutive.
Tecniche di Kriya yoga
Le pratiche di Kriya yoga hanno la finalità di accrescere l’energia della kundalini e aumentare lo stato di consapevolezza e vivere le esperienze di pratyahara (il distacco dai sensi), dharana (la concentrazione) e infine raggiungere dhyana, lo stato di meditazione.